China Today: in libreria il nuovo numero di East

Opportunità senza precedenti o concorrente sleale sul mercato globale? E’ questo il passaggio obbligato, l’interrogativo  cui occorre rispondere ogniqualvolta si affronta il capitolo Cina.  Il terzo numero della rivista East, da fine febbraio nelle edicole e nelle librerie, ha il merito di offrire della questione una prospettiva originale. Non solo occasioni d’investimento o performance macro-economiche, ma anche politica interna, letteratura, costume. Oltre al dossier «China Today», la rivista realizzata con il contributo dell’Arel prosegue il suo cammino alla scoperta dell’Europa a Venticinque, concentrandosi in questo caso su grandi temi del dibattito internazionale

Opportunità senza precedenti o concorrente sleale sul mercato globale? E’ questo il passaggio obbligato, l’interrogativo  cui occorre rispondere ogniqualvolta si affronta il capitolo Cina.  Il terzo numero della rivista East, da fine febbraio nelle edicole e nelle librerie, ha il merito di offrire della questione una prospettiva originale. Non solo occasioni d’investimento o performance macro-economiche, ma anche politica interna, letteratura, costume. Per comprendere meglio un Paese – o un fenomeno – sempre più sulla bocca di tutti.


Oltre al dossier «China Today», la rivista realizzata con il contributo dell’Arel prosegue il suo cammino alla scoperta dell’Europa a Venticinque, concentrandosi in questo caso su grandi temi del dibattito internazionale, come la riforma del Patto di Stabilità e Crescita, l’identità culturale del Vecchio Continente, il processo di apertura dell’Ue alla Turchia.

Apre il numero una lunga intervista all’ex commissario Mario Monti, che passa in rassegna i dieci anni vissuti da protagonista nelle istituzioni comunitarie e presenta la sua personale proposta per sciogliere, con flessibilità, il nodo delle ratifiche della Costituzione, vera incognita sul futuro della nuova Europa. Tra gli altri articoli, è possibile leggere i contributi di Gianfranco Ravasi e Massimo Cacciari – che affrontano, da angolature evidentemente diverse, il tema delle radici culturali dell’Europa – e di Enrico Letta, che spiega i cinque motivi per i quali, a suo avviso, sarebbe utile dire sì all’ingresso di Ankara nell’Unione. In conclusione, ampio colloquio con la poetessa Alda Merini, che, dopo aver ricevuto un importante riconoscimento dal Capo dello Stato, racconta com’è cambiato nel corso dei decenni il suo modo di intendere e vivere la poesia.