«Una dote per il merito» per rilanciare la ricerca e l’università in Italia

Idee e proposte per il rilancio della ricerca e dell’università nel nostro Paese. Con un filo conduttore: l’esaltazione del merito quale veicolo fondamentale di mobilità e giustizia sociale, competizione verso l’alto, efficienza complessiva del sistema Italia. Queste, in estrema sintesi, le linee guida del volume Una dote per il merito. Idee per la ricerca e l’università italiane, nei prossimi giorni in libreria per la collana Arel-Il Mulino.

Idee e proposte per il rilancio della ricerca e dell’università nel nostro Paese. Con un filo conduttore: l’esaltazione del merito quale veicolo fondamentale di mobilità e giustizia sociale, competizione verso l’alto, efficienza complessiva del sistema Italia. Queste, in estrema sintesi, le linee guida del volume Una dote per il merito. Idee per la ricerca e l’università italiane, nei prossimi giorni in libreria per la collana Arel-Il Mulino. Gli spunti contenuti nel libro – curato dal professor Beppe Tognon, già sottosegretario per la Ricerca scientifica e tecnologica nel primo governo Prodi – sono stati discussi in anteprima mercoledì 10 maggio presso la sede dell’Arel, alla presenza di gran parte degli autori. Lungi dal voler proporre l’ennesima grande riforma di sistema (in genere ambiziosa nelle intenzioni, tendenzialmente controproducente nelle ricadute concrete), gli interventi contenuti nel volume – espressione del contributo di alcuni dei più autorevoli economisti, scienziati, umanisti, esperti di politiche per la formazione – disegnano un quadro variegato, e talvolta provocatorio, di riflessioni e proposte volte a restituire al sistema dell’istruzione superiore e della ricerca italiano una centralità indispensabile soprattutto all’inizio di una nuova legislatura cruciale per il futuro del Paese.