LA COSTITUZIONE AGGREDITA Forma di governo e devolution al tempo della destra

Prima viene la Costituzione; poi, eventualmente, l’ingegneria costituzionale. L’Autore, già presidente della Consulta e massima autorità in materia, lo ricorda preoccupato a lettori ed elettori di fronte al progetto, ormai in dirittura d’arrivo, di revisione costituzionale del centrodestra. All’orizzonte il prevedibile ricorso al referendum oppositivo, secondo quanto disposto dall’art. 138 della Costituzione…

Prima viene la Costituzione; poi, eventualmente, l’ingegneria costituzionale. L’Autore, già presidente della Consulta e massima autorità in materia, lo ricorda preoccupato a lettori ed elettori di fronte al progetto, ormai in dirittura d’arrivo, di revisione costituzionale del centrodestra. All’orizzonte il prevedibile ricorso al referendum oppositivo, secondo quanto disposto dall’art. 138 della Costituzione. Proprio nella prospettiva di una consultazione popolare, Leopoldo Elia lancia l’allarme. Spiega e rispiega, cioè, che la controriforma della Cdl rischia di compromettere anche la prima parte della Costituzione, quella che tutela i diritti fondamentali di tutti. E allora anche l’ultima lezione di Giuseppe Dossetti torna di preziosa attualità. I saggi e gli interventi qui raccolti – scritti tra il 2002 e il 2005 – analizzano sia le proposizioni normative che riguardano la cosiddetta devolution, investendo l’organizzazione verticale della Repubblica, sia le proposte di revisione della forma di governo. Prima fra tutte, quella del cosiddetto «premierato onnipotente», un istituto estraneo alla tradizione istituzionale italiana, e a quella delle maggiori democrazie europee. Senza contare che la maggioranza di governo ha accuratamente evitato di esplicitare in modo chiaro e intelligibile a tutti i cittadini, la tanto magnificata «norma antiribaltone». In definitiva, si tratta – avverte Elia – di una norma che potrebbe alterare definitivamente gli equilibri stessi dell’intero ordinamento repubblicano, peggiorando ulteriormente la già grave carenza di istituti di garanzia.

 

Indice
Introduzione. Il disagio del costituzionalista.  Le prospettive dell’assetto costituzionale. La forma di governo. L’evoluzione della forma di governo. Il premierato assoluto. Troppi poteri per un uomo solo. La Corte costituzionale e la politica. Sì, aveva ragione Bobbio. Il potere di scioglimento oggi è un rischio. Una forma di governo unica al mondo. Perché parlo di emergenza costituzionale. Com’è attuale la lezione di Rossetti. La riforma peggiora ancora. La confusione dei «grandi riformatori». Troppi poteri al Primo ministro nella riforma della Cdl. Da Rossetti a Prodi. Un premierato assoluto che mortifica le Camere. A un passo dalla controriforma. Il cerchio si chiude. La riforma della Costituzione a dieci anni dall’appello di Giuseppe Rossetti. Costituzione: con questa riforma non ci sono garanzie. Cosa significa dittatura del premier. Il Follini distratto. La giusta battaglia. Cronologia essenziale. Nota bibliografica. Notizie sull’Autore.

Gli autori:

Leopoldo Elia è presidente emerito della Corte costituzionale. Nominato giudice costituzionale dal Parlamento nel 1976, ha ricoperto la carica di presidente della Corte costituzionale dal 1981 al 1985. Ha insegnato, in qualità di professore ordinario, diritto costituzionale nelle facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara (1962-1963), dell’Università di Torino (1963-1970) e dal 1970 al 1997 all’Università La Sapienza di Roma, che gli ha conferito il titolo di professore emerito.
E’ stato vicepresidente del Consiglio della Pubblica Istruzione dal 1970 al 1976. Direttore della rivista «Giurisprudenza costituzionale» dal 1968 al 1976 e nuovamente nel 1986, è stato altresì condirettore della sezione di diritto costituzionale dell’Enciclopedia del diritto.
E’ autore di numerosi saggi di diritto pubblico e politica costituzionale. Parlamentare per tre legislature (X, XII e XIII) è stato ministro per le riforme elettorali e istituzionali (1993-1994) nel governo presieduto da Carlo Azeglio Ciampi.