L’ITALIA TRA EUROPA E MEDITERRANEO: IL BIVIO CHE NON C’È PIÙ
L’interesse dell’Italia al rafforzamento del Partenariato euro-mediterraneo e al raggiungimento di successi significativi nella crescita economica e nella stabilità dei Paesi non comunitari dell’area è forte. Basterebbe soltanto la vicenda albanese a togliere qualsiasi dubbio in proposito e a sottolineare l’evoluzione delle responsabilità internazionali dell’Italia.
L’interesse dell’Italia al rafforzamento del Partenariato euro-mediterraneo e al raggiungimento di successi significativi nella crescita economica e nella stabilità dei paesi non comunitari dell’area è forte. Basterebbe soltanto la vicenda albanese a togliere qualsiasi dubbio in proposito e a sottolineare l’evoluzione delle responsabilità internazionali dell’Italia.
Con questo volume si vuol tentare di sfatare l’idea, continuamente presente nella pubblicistica e nella politica del nostro Paese, che vi sia un’alternativa tra l’aggancio all’Europa, e quindi a modelli di sviluppo settentrionali, e il farsi risucchiare dalle tensioni e dalle instabilità del bacino mediterraneo.
Quest’alternativa, soprattutto nel momento in cui l’Italia completa il suo lungo e complesso percorso di ingresso nell’Unione Economica e Monetaria, non esiste. Anzi, la maturazione del ruolo internazionale del Paese implica la complementare assunzione di responsabilità rispetto alle aree che sono assegnate all’Italia dalla propria, immutabile, dimensione geografica.
Indice del Volume:
Prefazione, di Umberto di Capua. – Introduzione, di Nino Andreatta. – Integrazione, convergenza e reti energetiche, di Andrea Bonaccorsi e Fabio Pammolli. – Possibili scenari di evoluzione istituzionale del Partenariato euro-mediterraneo, di Andrea de Guttry. – La Partnership euro-mediterranea. Politica e sicurezza, di Fulvio Attinà. – Il processo di pace In Medio Oriente: gli scenari e le connessioni con la Partnership euro-mediterranea, di Philip Robins e Marta Dassù. – La cooperazione socio-culturale nella regione euro-mediterranea: presupposti e realizzazioni, di Laura Guazzone. – La cooperazione decentrata come strumento del Partenariato euro-mediterraneo, di Fabio Pagani. – Conclusioni: L’Italia tra Europa e Mediterraneo: il bivio che non c’è più, di Enrico Letta. – Notizie sugli autori.
Gli autori:
Fulvio ATTINÀ, ordinario di Relazioni internazionali, è professore Jean Monnet di Politica dell’Unione Europea e Direttore del Centro Euro-Med nell’Università di Catania.
Andrea BONACCORSI è ricercatore di Economia e gestione delle imprese presso la Facoltà di Economia di Pisa. Esperto di economia dell’innovazione e di settori ad alta tecnologia.
Marta DASSÙ è Direttore del CeSPI (Centro Studi di Politica internazionale).
Andrea DE GUTTRY è professore di Diritto internazionale e Vicedirettore della Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento S. Anna di Pisa.
Laura GUAZZONE è consigliere scientifico del Programma Mediterraneo-Medio Oriente dell’Istituto Affari Internazionali (IAI).
Enrico LETTA è Segretario generale dell’AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione).
Fabrizio PAGANI è ricercatore di Diritto internazionale dell’Università di Pisa.
Fabio PAMMOLLI insegna Economia e gestione delle imprese industriali presso la Facoltà di Economia “Richard Goodwin” dell’Università di Siena.
Philip ROBINS è docente presso il Middle East Centre, St. Antony’s College di nOxford.